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sabato 29 novembre 2008

UFFICIO POSTALE TRECASTAGNI

Ricevo via mail e pubblico:
Senza inutili preamboli.Vado direttamente al cuore di questa mia lettera...l'Ufficio postale di Trecastagni...Non so chi di voi conosce quest'ufficio...lo conosciamo,purtroppo,molto bene i cittadini di Trecastagni. Si tratta di una ministruttura,a dir poco, obsoleta, che,forse,andava bene quando Trecastagni era quel piccolo centro pedemontano, che in tanti ricordano con sana nostalgia. Attualmente,i residenti nel paese sfioraro le 9 mila anime...provate ad immaginare cosa succede alle Poste trecastagnesi se una piccolissima parte di questi "utenti" trova nella buca delle lettere l'avviso per una raccomandata da ritirare, e si presenta allo sportello...Succede quello che è successo lunedì:un'ora per ritirare una raccomandata,la fila che usciva fuori dall'Ufficio e che si articolava fra le scale e il marciapiede di Piazza Aldo Moro!
L'Ufficio postale di Trecastagni,per chi non l'avesse ancora capito,è obsoleto, in miniatura,ma, una "succursale" a cielo aperto:a chiazza!
E,spesso,capita,che,specialmente donne ed anziani,attendendo il loro turno fuori,diventono facile bersaglio per gli scippatori.
In questo contesto,da far west,gli impiegati sono costretti a subire proteste e,anche,insulti dagli "utenti" esasperati.E' ovvio,che le responsabilità del "far west postale" a Trecastagni non è di chi ci lavora.La responsabilità è politica! E' di chi insiste a mantenere questa situazione.Eppure,a Trecastagni ci sono strutture pubbliche in disuso o poco utilizzate,che potrebbero benissimo accogliere un Ufficio postale degno di questo nome. Chi deve intervenire? Le Poste? La Regione?La Provincia? Il Comune di Trecastagni? Non so cosa possa fare il Comune,ma conoscendo la sensibilità del sindaco Pippo Messina e del suo vice Cirino Torrisi, mi appello a loro per "concedere" ai trecastagnesi un Ufficio postale dignitoso e sicuro .
Pippo Barbagallo

2 commenti:

Orazio Vasta ha detto...

Egregio on.assessore La Via,mi permetto di disturbarla per attenzionare questi miei interventi pubblicati sul sito del ministro Zaia e sul blog Vigooensiero...
1)Dal Blog del Ministro:
http://www.lucazaia.it/blog/?p=36 -

Orazio Vasta Scrive:
2 Novembre 2008
Egr.Dott.Ministro,scusi se sono inopportuno,sono un giornalista e gradirei sapere cosa ne pensa di questa lettera che gli è stata inviata dalla Sicilia. Grazie,Orazio Vasta- oraziovasta@ibero.it
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Caro Ministro,
sono una agronomo, ma al contenpo un agrumicoltore, e discendo da famiglia di agrumicoltori.
Faccio la professione da 24 anni, e da 29 coltivo arance, le tanto bistrattate arance siciliane, che tutti amano, ma che ci stanno portando economicamente alla rovina, perchè nonostante gli elevati prezzi di vendita al consumo, a noi vengono pagate a prezzi irrisori.
L’anno scorso anche fra i 5 ed i 7 centesimi al chilo.
Sì ha letto bene! 5-7 €urocent al chilo.
Mi rammarico, però, del fatto che Lei sia poco attento alla questione, ma la vedo assai impegnato, invece, nella tutela (come è anche giusto che sia) dei prodotti della Sua terra.
Vorrebbe, per favore,dare un pò più di “conto e retta” alle problematiche di noi agricoltori del sud?
Corrado Vigo
Trecastagni,2 novembre 2008
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2)Dal blog "Vigopensiero"
A proposito di DANNI!
A Gaeta stanno chiedendo ai signori Savoia il risarcimento dei DANNI che la città ha subito durante l'ANNESSIONE...
Mi chiedo,perchè gli amici del settore agricolo siciliano-scusate se non uso i termini giusti,ma,non sono "del ramo"-non chiedono il risarcimento dei DANNI, e direttamente all'Assessorato regionale all'agricoltura? L'onorevole La Via non ha mai speso,per esempio,una sola parola-sarei contento di essere smentito-per contrastare la politica agricola del governo italiano nei confronti della "sua" Sicilia.
PERCHE' NON INNONDATE LA SCRIVANIA DELL'ON.LA VIA CON LE VOSTRE RICHIESTE DI RISARCIMENTO DANNI?...
La Via è una persona simpaticissima,ma, qui, si tratta di altro!
Della stessa vita della nostra Terra di Sicilia!
Zaia,il ministro Zaia,sicuramente non farebbe il "sordo" nei confronti della Sicilia,se l'assessore La Via,assessopre di una "Regione"-che dovrebbe essere a "Statuto speciale",statuto che all'Art.14. prevede che la "Regione Siciliana" ha la "legislazione esclusiva"-facesse sentire la sua voce....
Altro che Zaia e la Lega!
ASSISSURI LA VIA,UNNI SI?
Saluti a tutti,Orazio Vasta
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Ora,on.La Via,mi dia delle "collere" piacevoli,mi smentisca!
Per la Sicilia,un cordiale saluto.
Orazio Vasta
oraziovasta@libero.it
Catania,4 dicembre 2008
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oraziovasta@libero.it

Orazio Vasta ha detto...

In ricordo del poeta e della "Via Turi Lima" che non c'è...
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Il 18 agosto 1925, nella contadina Catenanuova,nasceva, da Carmelo e Giuseppina Muni, Venero Maccarrone, che, alla fine degli anni settanta, con lo pseudomino di "Turi Lima", ha dato vita ad una "poesia rivoluzionaria" in lingua siciliana, tutta votata alla Sicilia, Sicilia intesa come Patria del Popolo Siciliano, come Nazione, che, attraverso un'opera si sensibilizzazione culturale tesa al recupero della specificità dell'identità degli Isolani, poteva essere riconquistata dai Siciliani: "Si sugnu lava o sùrfuru / si sugnu aranciu o pala / si sugnu jnestra o mènnulu ju non lu pozzu diri. Chiddu ch'è certu, sugnu: e sugnu sicilianu" ("Se sono lava o zolfo/se sono albero d'arancio o foglia di fico d'India/se sono ginestra o albero di mandorlo, io non lo posso dire, Quello chè è certo, sono: e sono siciliano"). Lo psudonimo "Turi Lima", era, in realtà, un gioco di parole, legato all'idea di sensibilizzazione dei siciliani alla sana sicilianità attraverso la poesia. Infatti, "Turi Lima", nell'idea del poeta, era il "limaturi", il fabbro, che, con tanta pazienza "Lima", per correggere e perfezionare,un pezzo di ferro deformato.
A 72 anni, a Mascalucia,il 10 dicembre 1996, dopo dieci giorni di atroci sofferenze, vissute con una dignità impressionante, "Turi Lima" moriva, lasciando, a noi siciliani, un grande patrimonio ideale per continuare l'opera di "limatura".Due anni fa,il sindaco attuale di Mascalucia,Maugeri,si espresse favorevolmente alla richiesta del sottoscritto d' intotolare una strada del centro pedemontano al poeta siciliano indipendentista Turi Lima,che era stato per oltre un decennio residente a Mascalucia.L'iniziativa ricevette anche il sostegno di Giovanni Villari,allora deputato all'Ars.Ad oggi,a dodici anni dalla morte del poeta ,nessuna strada di Mascalucia porta il nome di Turi Lima .
Orazio Vasta
-oraziovasta@libero.it