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domenica 14 dicembre 2008

Scuola elementare,monta la protesta dei genitori:"I bambini ostaggio delle auto"

RICEVO E PUBBLICO:
Scuola elementare,monta la protesta dei genitori:"I bambini ostaggio delle auto"
TRECASTAGNI(*ova*)"E' una situazione che perdura da tempo,ed è insostenibile! I nostri bambini,quando entrano ed escono dalla scuola elementare sono alla mercè delle tantissime automobili che dominano la strada e il piazzale del vecchio municipio.E c'è una circostanza veramente assurda:la strada è interdetta al transito autoveicolare,con tanto di cartello,come previsto da una ordinanza del sindaco". A parlare è la signora Melania Mignacca,che insieme ad altri genitori si è rivolta anche alla Prefettura: "Non ricevendo risposte a Trecastagni-continua la giovane signora-ci siamo rivolte alla Prefettura di Catania,ma ci è stato detto che l'argomento è di competenza del Comune di Trecastagni.Insomma,i nostri bambini,e noi genitori,siamo costretti a rimanere ostaggio delle automobili?E,non è la prima volta che dei bambini vengono urtati dalle automobili in movimento.Deve accadere una disgrazia prima d'intervenire?". "Ma,-si chiede la signora Sara Trovato-i vigili urbani non dovrebbero chiudere la strada e multare chi ignora il cartello di divieto di transito? O,Trecastagni è uno stato a se?". L'ordinanza a cui fanno riferimento i genitori degli alunni porta la firma del precedente sindaco Enzo Petralia,ordinanza,che vieta il transito veicolare in una specifica fascia oraria,prima e dopo l'ingresso e l'uscita dei bambini dalla scuola,di fatto non si tratta di una strada interdetta al traffico autoveicolare: "Fino ad oggi-dice il capitano Sebastiano Forzisi,comandante della locale Polizia Municipale-nessun genitore degli alunni si è rivolto a questo comando. Mi chiedo,ma che cosa c'entra la Prefettura?...Comunque,la Polizia municipale applica l'ordinanza in questione,e,oggettivamente non possiamo impedire il transito fuori dagli orari previsti dall'ordinanza,come,per lo stesso motivo, non possiamo impedire agli automobilisti di parcheggiare nella strada interessata.E,la stragande maggioranza delle persone che parcheggiano in questa strada sono genitori che accompagnano o prendono i loro figlioli a scuola! Se questi signori e signore arrivano prima degli orari previsti dall'ordinanza non è colpa degli agenti di questo comando".
Orazio Vasta

1 commenti:

Orazio Vasta ha detto...

5 GENNAIO 2009,RICORDIAMO IL GIORNALISTA PIPPO FAVA,UCCISO,25 ANNI FA,A CATANIA,DALLA BESTIA MAFIOSA!
"Io ho un concetto etico di giornalismo. Un giornalismo fatto di verità, impedisce molte corruzioni, frena la violenza della criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, sollecita la costante attuazione della giustizia, impone ai politici il buon governo. Se un giornale non è capace di questo si fa carico di vite umane. Un giornalista incapace, per vigliaccheria o per calcolo, della verità si porta sulla coscienza tutti i dolori che avrebbe potuto evitare, le sofferenze, le sopraffazioni, le corruzioni, le violenze, che non è stato capace di combattere".
Pippo Fava,1981
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"Io - scrive Fava nel libro-inchiesta I Siciliani, pubblicato nell'80 - sono diventato profondamente catanese, i miei figli sono nati e cresciuti a Catania, qui ho i miei pochissimi amici ed i molti nemici, in questa città ho patito tutti i miei dolori di uomo, le ansie, i dubbi, ed anche goduto la mia parte di felicità umana. Io amo questa città con un rapporto sentimentale preciso: quello che può avere un uomo che si è innamorato perdutamente di una puttana, e non può farci niente, è volgare, sporca, traditrice, si concede per denaro a chicchessia, è oscena, menzognera, volgare, prepotente, e però è anche ridente, allegra, violenta, conosce tutti i trucchi e i vizi dell'amore e glieli fa assaporare, poi scappa subito via con un altro; egli dovrebbe prenderla mille volte a calci in faccia, sputarle addosso "al diavolo, zoccola!", ma il solo pensiero di abbandonarla gli riempie l'animo di oscurità".
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Tra il 1979 e l'82, la mafia insanguina Palermo: cadono il giornalista Mario Francese, il segretario provinciale della Dc Michele Reina, il capo della Squadra Mobile Boris Giuliano, il consigliere istruttore Cesare Terranova, il presidente della Regione Piersanti Mattarella, i capitani dei Carabinieri Emanuele Basile e Mario D'Aleo, il procuratore capo Gaetano Costa, il segretario regionale del Pci Pio La Torre,il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa... Una carneficina da fare impallidire persino la Colombia dei narcos.
Pippo Fava lo ammazzano la sera del 5 gennaio 1984, a Catania...

Orazio Vasta,giornalista